domenica 10 luglio 2022

Restauro di una Radio Giordani mod. 693

 

Rovistando in soffitta ho trovato sotto la polvere questo ricevitore radio degli anni 50, un Giordani mod. 693 del 1951.

Giordani era un produttore locale di apparecchiature radio attivo nei primi anni 50 del secolo scorso.

Noto come "Costruzione Apparecchi Radio e Televisione", aveva il laboratorio in Salita Castello a Udine.

Questo modello è un quadrigamma, due in onde medie e due in onde corte; copre da 530 a 1600 kHz in OM e da circa 6 a circa 22 MHz in OC.

Monta 6 tubi octal con filamento a 6.3 V, ha la media frequenza a 465 kHz e monta un autotrasformatore di alimentazione.

Le condizioni interne non sono delle migliori, anzi, all'inizio l'ho presa come una "missione impossibile" dato il suo stato generale.

Il telaio è parecchio incrostato, non conosco lo stato delle valvole, l'autotrasformatore e le bobine potrebbero essere interrotte o, peggio, in corto circuito.

Anche lo stato dei componenti è messo male: sono da sostituire sicuramente i condensatori elettrolitici con , a seguire, quelli "a carta", il cablaggio che ha l'isolante marcito e probabilmente anche alcuni resistori.

Sono pure da smontare e risanare i potenziometri e riattivare i contatti degli zoccoli delle valvole e del commutatore di gamma.

Insomma, parecchio lavoro.

Il da farsi sarà suddiviso in tre fasi:

- Pulizia del telaio;
- Riparazione elettronica;
- Restauro del mobile.

Smonto i tubi elettronici, li ripulisco delicatamente dalla polvere per evitare di cancellare la sigla con la loro identificazione, e li testo con il provavalvole ad emissione.

Con sorpresa (anche se non troppa, di solito è così) li trovo ancora in buone condizioni.

Messe le valvole da parte in un luogo sicuro, passo alla pulizia del telaio, dopo aver smontato quasi tutte le parti meccaniche.

Il condensatore variabile è ancora efficiente, con una generosa ripulita dalla polvere e dal grasso ritorna quasi come nuovo.

Pure i potenziometri non presentano grossi problemi.

Sono tuttavia da sostituire tutti i gommini passa-cavo e di supporto dell'ammortizzatore per il condensatore variabile. Li rimpiazzo con dei gommini acquistati in kit su Amazon.




 

 

 

 

 

Passo quindi alla riparazione vera e propria. Si tratta di sostituire gran parte dei condensatori e dei cablaggi.

Preferisco sostituirli con componenti nuovi, senza andare a ricostruire le parti vecchie.








Rimontata tutta l'elettronica, mi accingo quindi ai controlli preliminari: assenza di corto circuiti, verifiche dei collegamenti di accensione dei filamenti, verifiche delle linee di alimentazione anodica, verifica dei collegamenti dell'autotrasformatore.

Solo quando mi sento sicuro del lavoro fatto, rimonto tutte le valvole, collego la spina di alimentazione al variac isolato e, tramite una sicurezza composta da una lampada da 100 W in serie alla presa di corrente, accendo la radio, partendo da circa 20 volt, verificando il valore della tensione anodica.

Arrivati a 180 V inizio a sentire il classico fruscio in altoparlante, agendo sul variabile riesco a sintonizzare una stazione radio.

 

La maggior parte del lavoro è completata!

Anche a 230 V tutto funziona correttamente. Si tratta ora di allineare la ricezione con la scala parlante e di tarare la media frequenza.

Con sorpresa (questa volta si, è la prima volta che mi capita) vedo che la scala parlante agisce al contrario rispetto alla sintonia. Va quindi invertita la funicella a livello del condensatore variabile; impresa non delle più semplici.

La messa a punto poi prosegue positivamente su tutte le bande, denotando pure una certa sensibilità e buona qualità sonora.

Non resta altro che restaurare il mobile. Esso presenta numerosi fori dovuti ai tarli, quindi è necessario un trattamento preventivo contro questi animaletti.

Dopo una generosa verniciata con il prodotto antitarlo ed un paio di giorni lasciato a riposare, chiuso dentro ad un sacco di plastica all'aperto, il mobile è pronto per la rimessa a nuovo.

Un pò di stucco per legno scuro e tre mani di vernice sono sufficienti a ridonare vita a questo vecchio mobile.


Il radioricevitore è ora pronto e funzionante; niente male per un vecchietto di più di settant'anni.

73 de Andy IV3ONZ

Link utili e bibliografia:

  • Le radio di Sophie 
  • A. Martens: Restaurare mobili, tecniche e segreti (Demetra 1999)
  • M. Casolaro: Restauro far da sè (Edifai 1988)
  • F. Ginepra: Radio collezionismo (Edifai 1994) 
  • E. Costa, Guida pratica del Radio Riparatore (Hoepli 1965)

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