mercoledì 29 agosto 2018

Radio Trekking dalla Pieve

La montagna carnica è costellata da antiche pievi, raggiungibili attraverso interessanti sentieri in mezzo ai boschi.

La Pieve di San Floriano

Poco fuori dal paese di Illegio (Ud), si può raggiungere a piedi la Pieve di San Floriano, una antica chiesetta risalente al XV secolo, ricostruita dopo il terribile terremoto del 1976.
Interessante la struttura tipica medievale e l'interno, piccolo ma accogliente.
Si raggiunge seguendo il sentiero CAI 411 (carta Tabacco 013) partendo da Illegio, un paese poco lontano da Tolmezzo.



Radio Trekking dalla Pieve di San Floriano

La camminata è del 23 agosto scorso, una giornata serena al mattino con temperature gradevoli. Il sentiero percorre la locale Via Crucis e porta sino a quota 723 metri. L'attrezzatura usata è lo Yaesu FT1D con antenna lunga (ormai è la dotazione standard, visto che l'antenna originale rende la radio poco sensibile).


L'APRS è stato correttamente ricevuto, e lungo il percorso era sempre ascoltabile il ponte VHF R5 del San Simeone.


Raggiunta la chiesetta, ho tentato alcuni CQ e, dopo alcuni minuti, ottengo risposta positiva da IV3BAW in mobile dalle parti di Udine; il QSO è stato poi completato senza problemi.



73 de Andy IV3ONZ

Link utili e bibliografia:

lunedì 27 agosto 2018

Esperimenti SOTA in Val Rosandra

Secondo episodio di radio trekking.

Il 20 agosto mi recai lungo un sentiero (n. 15, rif. cartina Tabacco 047) della Val Rosandra, nel Carso a sud-est di Trieste.
Come dotazione radio sempre il mio Yaesu FT1D, con antenna lunga e microfono palmare.
La giornata era molto calda ed asciutta, ed il luogo è uno dei più aridi della Regione.
Il paesaggio si estende tra doline, boschi di pino marittimo, rovi, sommaco, uliveti e vigneti (il famoso vino Terrano).
Inoltre, si gode nelle giornate limpide di un panorama che arriva sino a Lignano.


Una sosta durante la passeggiata fu nella Vedetta di Moccò, una piccola costruzione in muratura posta sul ciglione della collina, mi permise di effettuare un collegamento radio via ponte R0 con IW3QBN Paolo.

Nessun problema durante il collegamento, in quanto ero praticamente in vista con il ponte...
Comunque, è stato interessante usare anche l'applicazione Android per smartphone Alog, che mi permette di salvare i QSO su Hrdlog, e quindi di averli poi in formato ADIF per l'archiviazione locale.

73 de Andy IV3ONZ

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Un oscilloscopio digitale in kit

Tempo fa fui incuriosito da un economico kit, venduto da un noto seller cinese: un oscilloscopio digitale.
Quello che mi attrasse fu il prezzo, sotto i 20 euro. Lo ordinai, e dopo un mese arrivò una busta, con dentro tutti i componenti per costruirlo.



Tempo mezza giornata, ed il kit fu subito operativo. C'era da aggiungere una custodia ed un puntale per le misure.


Non è ovviamente uno strumento di precisione e ad altissime prestazioni, ma lo scopo didattico è pienamente riuscito. I componenti, per la maggior parte SMD, sono facilmente saldabili, basta un pò di pazienza.


Caratteristiche:

  • Processore ARM Cortex-M3 (STM32F103C8)
  • Display a colori da 2,4 pollici TFT
  • Tensione di alimentazione: DC 9V
  • Massima frequenza di campionamento in realtime: 1Mbps
  • Precisione: 12Bit
  • Buffer di campionamento: 1024 byte
  • Larghezza di banda analogica: 0 - 200 KHz
  • Sensibilità verticale: 10mV / Div - 5V / Div
  • Impedenza di ingresso: 1MΩ
  • Tensione di ingresso massima: 50Vpp (sonda 1: 1), 400Vpp (sonda 10: 1)
  • Ingresso: DC / AC / GND
  • Base dei tempi orizzontale: 10μs / Div - 50s / Div
  • Funzione HOLD

73 de Andy IV3ONZ

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sabato 25 agosto 2018

Una gita al Faro

Domenica 19 agosto ho approffittato della bella giornata per recarmi a Trieste, presso il Faro della Vittoria.

Il faro, erto sul Poggio di Gretta, fu costruito pochi anni dopo la fine della prima guerra mondiale ed inaugurato il 24 maggio 1927.
Prende il nome dalla statua della Vittoria Alata, posta alla sua sommità.
E' alto 67,85 metri ed è posto ad una quota di 128,85 metri sul livello del mare. La portata media è di 35 miglia nautiche.

Il complesso dipende dalla Marina Militare ed è aperto al pubblico.

Durante il percorso dalla città al faro, ho avuto modo di testare l'APRS fornito con il portatile della Yaesu FT1D. La radio è stata equipaggiata con un'antenna lunga, una D-Original RH771S dual band.
Ed ecco il percorso registrato su aprs.fi:


Raggiunto il faro, si è potuta raggiungere la cima. La vista dal terrazzo della lanterna è spettacolare.

 

La settimana di attivazione dei Fari mondiali

Da sabato 18 a domenica 19, la locale Sezione ARI di Trieste era impegnata, presso il faro, alla International Lighthouse Lightship Weekend - ILLW, attività durante la quale i radioamatori di tutto il mondo possono contattare i vari fari attivati.

La stazione operava in fonia, digitale (FT8) e telegrafia.

Un particolare ringraziamento va allo staff ARI presente in loco per avermi permesso la visita.



73 de Andy IV3ONZ

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martedì 14 agosto 2018

Perseidi

Non potevo mancare anche quest'anno all'appuntamento con le stelle cadenti di Agosto: le Perseidi.

CC Public Domain; https://pxhere.com/it/photo/532114

Lo sciame meteorico ha avuto il suo picco tra il 12 ed il 13 agosto, ed è stato molto interessante registrare gli eventi di formazione delle scie ionizzate.

La registrazione avviene grazie all'eco radar proveniente da Graves, in Francia, ascoltato su 143,49 MHz USB. Potete leggere per maggiori informazioni qui il mio precedente post sull'ascolto delle Draconidi.


Il setup utilizzato questa volta si basa sul ricevitore RTLSDR, un decoder digitale terrestre USB basato sulla tecnologia del chip RTL2832U.
Ho inserito questa piccola scheda in un contenitore ex-digitale terrestre, aggiungendovi un filtro elimina-banda tra 87 e 108 MHz.


Essendo un Software Defined Radio, uso per il suo funzionamento solitamente il programma SDRSharp.
Per la decodifica, la visualizzazione e la gestione dei grabber così ricevuti, uso il noto Spectrum Lab.


Il setup in breve:

  • Antenna verticale bibanda X30 Diamond;
  • Ricevitore dongle RTLSDR;
  • PC Atom Win XP;
  • Software SDRsharp e Spectrum Lab.

Di seguito due screenshot con il relativo audio:

 
Traccia 1




 Traccia 2






Ed ecco alcuni eventi di rilievo ricevuti, le scie duravano oltre un minuto:







73 de Andy IV3ONZ

Link utili e bibliografia:


domenica 12 agosto 2018

Restauro di una CGE 195 "Supergioiello" - 2 parte

Il restauro del mobile

Il mobile non presenta problemi particolari, se non alcune screpolature dell'impiallaccio ed un paio di piccoli pezzi da incollare.

E' abbastanza semplice smontare le parti meccaniche dal mobile, quali il frontale, la pulsantiera e la griglia posteriore: sono tutti tenuti fermi da chiodini e da levette ripiegabili ai lati.

Separate le parti, proseguo con il lavaggio dei componenti plastici e metallici con del detersivo per piatti, quindi poco aggressivo.

Il mobile, dopo una prima pulizia a secco dalla polvere, viene carteggiato leggermente con della carta vetrata finissima.

Vengono date un paio di mani di vernice all'acqua, seguite da una carteggiatura per eliminare eventuali grumi.

Segue quindi l'applicazione della cera.


Il frontale dopo essere lavato, viene dipinto con vernice dorata spray, un velo solo per ravvivarne la lucentezza. Alla fine vengono rimontati tutti i particolari precedentemente smontati e lavati.

Per ultimo, il montaggio dello chassis nel mobile ed il test di funzionamento.


Alla fine, riascoltare la voce di questo "Supergioiello" dopo quasi settant'anni dalla sua nascita, è a dir poco emozionante.


73 de Andy IV3ONZ

Link utili e bibliografia:

  • Le radio di Sophie 
  • A. Martens: Restaurare mobili, tecniche e segreti (Demetra 1999)
  • M. Casolaro: Restauro far da sè (Edifai 1988)
  • F. Ginepra: Radio collezionismo (Edifai 1994)



sabato 11 agosto 2018

Restauro di una CGE 195 "Supergioiello" - 1 parte

Tempo fa recuperai presso un mercatino dell'usato questa piccola radio a valvole, una CGE modello 195, "Supergioiello".

Le condizioni non sono ottimali, ma visto che la scala parlante, le manopole, la pulsantiera e lo schienale sono intatti, e l'interno sembra integro, tentarne il restauro dovrebbe portare ad ottimi risultati.

La "Compagnia Generale di Elettricità"

Fondata in Italia nel 1921, come divisione della General Electric americana, iniziò con la vendita di apparati radio della RCA.
La produzione con il marchio proprio iniziò verso la fine degli anni 20;la produzione continuò con vari marchi sino al 1996, anno della chiusura definitiva.

Modello 195 "Supergioiello"

E' una radio risalente al 1950, funzionante a corrente alternata con autotrasformatore; ha cinque tubi elettronici, due gamme OM e quattro gamme OC.

Ha un particolare selettore gamme a pulsantiera, posto superiormente al mobile, che per mezzo di leverismi agisce sui commutatori, posti sotto al telaio.


Il restauro della parte elettrica

Ad un primo esame non sembrano esserci problemi di ruggine, isolamento dei fili, componenti mancanti o altri danni.
Il primo test è la continuità dell'avvolgimento dell'autotrasformatore, misurato con l'interruttore chiuso tra i morsetti della spina. Misuro 110 Ω. Bene, il trasformatore sembra integro.
Come secondo test controllo il buon funzionamento delle valvole, allo scopo adopero il buon vecchio provavalvole ad emissione della Scuola Radio Elettra.

Tutti e cinque i tubi danno una buona emissione.
Individuo quindi alcuni condensatori a carta in pessimo stato, li sostituisco con altri dello stesso valore.
Proseguo la riparazione con la misura dell'isolamento tra anodica e massa, valvole escluse: non ci sono perdite.

A questo punto, visto che gli elettrolitici di filtro non presentano rigonfiamenti o fioriture di ossido, procedo con la rigenerazione a bassa tensione.
Applico l'uscita anodica del mio alimentatore Scuola Radio Elettra in parallelo al filtro della radio, alimentando il tutto attraverso un autotrasformatore, ottenendo 160 V alternati di alimentazione e circa 120 V continui al filtro della radio.
In un colpo solo rigenero sia gli elettrolitici della radio che quelli dell'alimentatore, fermi da qualche anno.

Dopo un'ora, spengo il tutto, ripulisco dalla polvere il telaio, lubrifico le parti mobili (la cordicella di sintonia, metallica, tendeva a bloccarsi), rimonto le valvole e, dopo un'ultima controllata, dò tensione.

Con mia grande sorpresa, ascolto il tipico crepitio riprodotto in onde medie. Riesco quindi a sintonizzare facilmente Radio Capodistria su 1170 kHz.
La riparazione elettrica è per ora completata. Rimane da sistemare il mobile.
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Link utili e bibliografia: