sabato 25 luglio 2020

Problemi con WSJT-X 2.2.2

E' disponibile dal 22 giugno il nuovo aggiornamento di WSJT-X, oramai alla versione 2.2.2. Io personalmente lo uso con Windows e con Linux.

In quest'ultima piattaforma, un Linux Antix installato su un vecchio IBM Thinkpad R40, la versione dalla 2.2.x crea non pochi problemi con la radio Yaesu FT-817ND.

Andando in trasmissione, restituisce l'errore "Rig Control Error Hamlib error: Invalid parameter while getting current VFO frequency".

Con la versione precedente, la 2.1.2 tutto funzionava a dovere. Con FLdigi funziona, con il comando rigctld pure.

Come prima cosa, verifico se le Hamlib installate funzionano. Con il comando

rigctl -m 120 -r /dev/ttyUSB0 -s 4800 f m t

il terminale mi risponde con

50318000
PKTUSB
0
0

e fin qui è tutto in ordine. Purtroppo WSJT-X usa un suo package di librerie Hamlib, ed ho il vago sospetto che abbiano combinato qualche guaio con la gestione dei comandi. Provo a testarle con il comando

rigctl-wsjtx -m 120 -r /dev/ttyUSB0 -s 4800 f m t

il terminale mi risponde con

Unknown rig num 120, or inizialization error, Please check with --list option

Ecco, non riconosce più la radio. Con l'opzione --list visualizzo l'elenco dei transceiver supportati. Lo trovo al numero 1020. Ritento con questo numero, ma l'errore ora è sulla lettura della frequenza.

Cercando se qualcuno ha avuto questo problema, trovo solo vaghe risposte, per lo più riguardo alla configurazione della porta USB, alla versione di Linux, al rientro di radio frequenza e altre cose senza senso.

Ho solo aggiornato il software, non ho cambiato null'altro!

La soluzione...

Dopo un mese, ritento. Trovo un post, su wsjtx.groups.io, che parla proprio di questo problema. La soluzione è semplice:

"Revert back to earlier version, all fine."

Riscarico la vecchia versione di WSJT-X, la trovo su SourceForge al link https://sourceforge.net/projects/wsjt/files/; reinstallo il tutto ed adesso funziona.

A quanto sembra, è un bug ora noto. Verrà sistemato, si spera, con la prossima release del programma.

73 de Andy IV3ONZ


Link utili e bibliografia:

mercoledì 22 luglio 2020

Apparati radio ed armoniche

In questi ultimi tempi, vedo un proliferare tra noi Radio Amatori un certo numero di apparati ricetrasmittenti low cost, provenienti da mercati orientali.

Niente da obiettare; noi, in quanto Radio Amatori, dovremmo essere in grado di utilizzare correttamente questi apparati, se non altro conoscendone i limiti tecnici.


Spesso però questi limiti non sono noti. Colleghiamo la radio ad un wattmetro e ad un carico fittizio e ne misuriamo la potenza. Tutto regolare? Spesso no.

Cosa dice la normativa italiana.


Il Codice delle Comunicazioni ci permette di usare un ricetrasmettitore qualsiasi, anche non sottoposto ad omologazioni, purchè.

"Art. 12 Norme d'esercizio
1. L'esercizio della stazione di radioamatore deve essere svolto in conformità delle norme legislative e regolamentari vigenti e con l'osservanza delle prescrizioni contenute nel Regolamento internazionale delle radiocomunicazioni.

Art. 15 Limiti di potenza
1. Fatte salve eventuali limitazioni delle potenze riportate dal Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, le stazioni del servizio di radioamatore possono operare con le seguenti potenze massime, definite come potenza di picco (p.e.p) cioè potenza media fornita alla linea di alimentazione dell'antenna durante un ciclo a radiofrequenza, in corrispondenza della massima ampiezza dell'inviluppo di modulazione, classe A, fisso o mobile/portatile 500 W.

Art. 16 Requisiti delle apparecchiature
1. Le apparecchiature radioelettriche utilizzate dalle stazioni di radioamatore acquistate, modificate o autocostruite, devono rispondere ai requisiti tecnici previsti dalla normativa internazionale di settore.

2 Le apparecchiature radioelettriche impiegate nelle stazioni di radioamatore, ove predisposte ad operare anche con bande di frequenze, classe di emissione o potenze diverse da quelle assegnate dal piano nazionale di ripartizione delle frequenze, devono comunque essere utilizzate nel rispetto delle norme di esercizio di cui all.articolo 12."

Qualche dato in più ci arriva dalla precedente norma, il DPR 05 maggio 1966 n. 1214, che recita:

"Art.9 - Norme tecniche
Gli impianti delle stazioni di radioamatore, per quanto si riferisce alle installazioni delle radioapparecchiature, debbono uniformarsi alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) nonché alle norme appresso indicate ed alle altre che il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni potrà eventualmente stabilire:
a) il radiotrasmettitore dovrà essere munito di stadio pilota; la tolleranza di frequenza ammissibile non deve essere in nessun caso superiore a 0,05%;
...
d) le emissioni debbono essere esenti da armoniche e da emissioni parassite per quanto il progresso della tecnica lo consenta
...
i) ogni trasmettitore dovrà essere munito di apparecchi di misura che permettano di controllare le condizioni di funzionamento degli apparecchi di emissione. Nel caso che la frequenza impiegata non sia suscettibile di essere regolata in modo che essa soddisfi alle tolleranze ammesse alla lettera a) del presente articolo, la stazione deve essere dotata di un dispositivo atto a permettere la misura della frequenza con una precisione almeno uguale alla metà di detta tolleranza."

Non è molto di aiuto. In particolare la frase "le emissioni debbono essere esenti da armoniche e da emissioni parassite per quanto il progresso della tecnica lo consenta" al giorno d'oggi non dice nulla.

Quindi, quanto devono essere queste emissioni armoniche e parassite?

Il regolamento internazionale


Qui ci vengono in aiuto le ITU Radio Regulations. L'APPENDIX 3 (REV.WRC-12) Maximum permitted power levels for unwanted emissions in the spurious domain definisce che cos'è la banda utilizzata e ciò che gli sta attorno. Definisce anche il modo di misurare questi segnali:

"11 The emission limits of this Appendix apply to all emissions, including harmonic emissions, intermodulation products, frequency conversion products and parasitic emissions, at frequencies in the spurious domain (see Fig. 1). The upper and lower parts of the spurious domain extend outward from a boundary determined using Annex 1. (WRC-03)"

Ed abbiamo anche una figura:
Tutto ciò è stato recepito dalla normativa europea ETSI EN 301 783 V2.1.1 (2016-01), Commercially available amateur radio equipment; Harmonised Standard covering the essential requirements of article 3.2 of the Directive 2014/53/EU.

Peak Envelope Power


La definizione italiana riportata nel Codice delle Comunicazioni non è molto chiara. Riporto quella definita nella normativa europea:

"4.6 PEP
The PEP is the average power in watts supplied to the artificial antenna by a transmitter during one RF cycle at the highest crest of the modulation envelope.
"

Non è la potenza di picco. E' il valor medio della potenza applicata ad un carico (da 50 Ω), misurata durante il picco massimo dell'inviluppo di modulazione. E' dato dal valore efficace della tensione misurata, magari con un oscilloscopio, ai capi del carico durante i picchi di modulazione, elevata al quadrato e divisa per il valore del carico. In pratica

Vp² / (2 x Rl)

La normativa europea


Le apparecchiature radio sono normate dalla DIRETTIVA 2014/53/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014.
Questa direttiva, nota come RED, riporta in Allegato 1 (APPARECCHIATURE NON CONTEMPLATE DALLA PRESENTE DIRETTIVA)

"1.  Apparecchiature radio utilizzate da radioamatori ai sensi dell'articolo 1, definizione 56, delle norme radio dell'Unione internazionale delle  telecomunicazioni (ITU),  tranne nel  caso  in  cui  le  apparecchiature siano  state messe a  disposizione sul mercato.
 

Non sono considerati messi a disposizione sul mercato:
a)  i kit di apparecchiature radio destinati a essere assemblati e utilizzati da radioamatori;
b)  le apparecchiature radio modificate da radioamatori ad uso degli stessi;
c)   le  apparecchiature costruite  da  singoli radioamatori  per  scopi  scientifici e  sperimentali nel  quadro dell'attività radioamatoriale.
"

Quindi non dovremo riomologare tutte le radio in nostro possesso, nuove, usate o autocostruite che siano.
Ma la legge ci impone ugualmente di usare correttamente lo spettro elettromagnetico. Saremo quindi noi ad autocertificarci ciò che usiamo. E, per farlo, dovremo provarlo con misure.
I numeri che abbiamo sono: 500 W PEP massimi nelle bande e modi consentiti e, come armoniche, ciò che è riportato nella ETSI EN 301 783.

I valori delle spurie e delle armoniche devono essere:
  • inferiori a -43 dBc negli apparati mobili SSB;
  • per frequenze inferiori a 30 MHz e per potenze PEP inferiori a 5 W non devono superare i -13 dBm; non superare i -50 dBc per potenze maggiori;
  • per frequenze superiori a 30 MHz non devono superare i -13 dBm (il limite di potenza è di 500 W PEP).
Ecco, per esempio, come si comporta un economico kit QRP acquistabile per pochi euro presso un noto rivenditore orientale:

La seconda armonica è a ben 11 dBm, vale a dire -13 dBc...
Inutile dire che serve almeno un buon passa-basso per rientrare come armoniche.
Tutte le prove e misure da effettuare sono riportate nei testi delle normative elencate nei Link Utili.

In definitiva

Con questo non voglio demonizzare certi prodotti; in definitiva siamo degli sperimentatori, ed è giusto che proviamo e capiamo sempre cose nuove. Ma è comunque buona norma usare il buon senso prima di fidarsi di commenti come "lo ascolto anche in venti metri, ma non dovrebbe disturbare data la bassa potenza...", oppure "se lo vendono allora non dà problemi...".
Esistono leggi, normative e regolamenti che vanno rispettati. E' anche per questo che siamo Radio Amatori.
Pensiamoci su.


73 de Andy IV3ONZ


Link utili e bibliografia: