venerdì 28 settembre 2018

SIM31

Interessante attività nel modo digitale SIM31, in banda 30 metri.

Incuriosito da un segnale iniziante con una sequenza in Morse e poi con una modulazione PSK, ho provato a demodularlo dapprima in PSK31 con Fldigi, senza ottenere un granchè se non una stringa contenente il testo "SIM31".

Il modo SIM31

SIM31 sta per SIM = S tructured I ntegrated M essage BPSK31.
Il programma è stato realizzato da Nizar Ben Rejeb 3V8MN; lavora usando le modalità BPSK31 e PSK63 con una modulazione DBPSK "Differential Binary Phase Shift Keying"; nel waterfall la forma del segnale è simile a quella del BPSK31; ha una codifica varicode ed una correzione di errore Forward Error Correction (FEC).

La prova

Scaricato il programma SIM31 dal sito di ON2VHF , dopo la solita configurazione ed aver giocato con i vari comandi, ho tentato il collegamento con SM7OYP. Solito setup: Yaesu FT-600, interfaccia home-made, antenna End Feed Half Wave per i 30 metri ed accordatore MFJ-945E.
Potenza 10 Watt.

Conclusioni

Il QSO è stato piacevole, nonostante sia controllato da macro; interessante l'assenza di caratteri strani dovuti ai disturbi.
Il software è di facile installazione e configurazione, lavora anche con il CAT e non ci sono problemi nell'adoperarlo.
Da tenere in considerazione specialmente ora che siamo in fase "calante" e quasi al minimo della propagazione!

73 de Andy IV3ONZ

Link utili e bibliografia:

sabato 22 settembre 2018

Filtro audio per cuffie

L'idea di questo progetto nasce dalla difficoltà di distinguere correttamente il parlato durante i contest.
Nei contest, le frequenze sono spesso molto affollate, e le interferenze dovute a splatters o QRM disturbano l'ascolto.
I filtri aiutano; banda stretta a 2,7 kHz e magari giocando con il notch ed il filtro roofing; ma questo riduce la banda passante, spesso togliendo proprio quelle frequenze che l'udito di un cinquantenne riesce a distinguere meglio.
Come risultato, diversi QSO non possono venir effettuati proprio perchè non si riesce a capire il nominativo del corrispondente ed il resto del QSO.

Un esaltatore di intelligibiltà audio.

Tra i vari progetti esemplificativi riportati nell'ARRL Handbook for Radio Communications, uno descrive un "Audio Intelligibilty Enhancer", ovvero un "high pass shelving filter", una sorta di equalizzatore audio.
Si basa su studi e misure effettuate sull'intelligibilità del parlato in funzione dell'udito.
Il filtro passa alto inizia ad amplificare attorno ai 425 Hz sino a guadagnare 10 dB/decade a 2550 Hz.

Il circuito è inteso per due canali audio, non tanto per la riproduzione stereo, ma quanto per poter collegare due cuffie a due ricevitori.
La sezione filtro comprende due operazionali per canale, entrocontenuti in un LM324; l'audio viene quindi amplificato da una coppia di LM386.

Ho poi aggiunto un interfacciamento per microfono preamplificato a FET, presente nelle comuni cuffie per PC, preso da un'idea di Ivo I6IBE, ed un collegamento per il PTT esterno, uno switch a pedale.
Due relè scollegano il circuito connettendo direttamente la cuffia alla radio.

Le regolazioni sono per il livello cuffia, enfasi del filtro (+3 dB e +10 dB) e livello del microfono.

La prova.

Effettivamente, durante l'ascolto, già una parte del rumore di fondo scompare. Il parlato diviene più squillante e la comprensibilità ne risente in maniera positiva.
Inoltre, la possibilità di disinserire il tutto spegnendo il dispositivo e la regolazione della preamplificazione microfonica rende facile l'uso con cuffie diverse.

Ora trova posto a fianco del mio Kenwood TS-850S; anche a piena potenza (100 W) non ci sono rientri in cuffia.
E' pronto per il prossimo esame, il contest CQ WW SSB di fine ottobre.


73 de Andy IV3ONZ

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martedì 18 settembre 2018

Smartphone APRS

Si può fare APRS anche con lo smartphone. Semplice, si usa la solita applicazione per Android, e via internet usando la rete cellulare, si invia la propria posizione.


Se non si ha rete...

Se non si ha rete si può utilizzare allora la radio. Ci si deve interfacciare in qualche modo; vedere ad esempio il mio post precedente.

Quella che descriverò oggi è una interfaccia audio/PTT autoalimentata per smartphone e radio.
Lo schema è quello usato nella "WolphiLink interface".



Per rendere il tutto miniaturizzato, ho utilizzato per la maggior parte componentistica SMD.
E' un separatore audio (ricorda un pò la "forchetta telefonica") ed un generatore di PTT: preleva la bassa tensione presente dal lato MIC della presa sul telefono e la applica ad un BJT.

Le prove

Il tutto è stato provato con un tablet della Lenovo ed uno smartphone Samsung. I programmi usati sono quelli scaricabili dal sito Wolphi Solutions, ovvero DroidRTTY, DroidPSK e DroidSSTV; in più ho effettuato delle verifiche con APRSDroid, PSKMail e AndFlmsg.

Prove APRS con APRSDroid

Test invio modulo con AndFlmsg

Ricezione PSK31
Da considerare che l'interfaccia funziona solo se lo smartphone fornisce un discreto livello audio in trasmissione ed è presente la Vcc-mic (2...3 V).
Due trimmer agevolano la regolazione dell'audio; tenere al massimo l'uscita sonora del telefono.


73 de Andy IV3ONZ

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